Intervista di Sasha Pieterse per “Bello Mag Beauty”

Poche ragazze sul pianeta non hanno familiarità con Rosewood, Alison DiLaurentis o la sfortuna delle “Pretty Little Liars” nelle mani del loro stalker incappucciato A.

Sasha Pieterse, la ragazza leader del gruppo, è stata presente dall’inizio e adesso, dopo cinque stagioni e lasciatasi alle spalle il traguardo del centesimo episodio, la diciottenne ritorna nella serie in una forma diversa: viva, ma non così tanto.
“È assurdo. Non posso credere che siano passati cinque anni o che abbiamo girato così tanti episodi,” dice. La scorsa estate la serie dell’ABC Family è stata rinnovata per altre due stagioni, addirittura prima dell’inizio della quinta. È un buon anno per essere una bugiarda a Rosewood, e non è stato perso tutto l’affetto ed il supporto per la giovane Pieterse, che attribuisce molto del successo dello show alla loro adorabile squadra. “Ci sono molti elementi che contribuiscono a rendere uno show eccezionale. Ma qualcuno può far brillare una luce su di te e ciò può servire allo scopo. Alla squadra si deve un’enorme parte del successo dello show.”

Quando lo show comparve nel 2010, la Pieterse aveva 14 anni ed andava contro il buon senso prenderla a recitare rispetto ad altre attrici che erano al di sopra dell’età legale, ma non era la sua prima volta. Aveva già recitato a sei anni il ruolo di una bambina di due anni più grande nel suo debutto in “Buffy”.

“Sono stata abituata a questo per tutta la mia vita” ammette. “Sono stata istruita a casa ed ho preso il diploma a 14 anni. Tutti i miei amici sono più grandi di me. È super naturale per me.” Ancora più naturale è il suo titolo improvviso di icona nascente nella comunità gay, dovuto alle sue abilità di recitare in autentiche trame come ha fatto nel 2013 col successo G.B.F., e continua a fare ancora ed ancora nelle sue serie di successo. “Sai, non avrei mai immaginato che sarei stata così.” Mi dice orgogliosa, ridendo. “Una volta mi dissero una cosa che adesso mi fa scoppiare a ridere. Eravamo al party di rilascio del dvd di G.B.F., al The Abbey, e l’amico del direttore mi venne vicino confessandomi che fossi il suo idolo di reginetta. Ed ha continuato a lungo. È stato un onore, anche se davvero molto divertente.”

L’attrice sudafricana naturalizzata americana apprezza le lodi, ma questo può essere detto di chiunque sia d’accordo ad essere sepolto vivo per il bene della registrazione. È vero, era realmente la sua mano. L’attrice confessa che durante le prime due stagioni le cose andavano tranquillamente per l’effetto sorpresa, ma poi hanno cominciato ad intensificarsi. “Ho fatto molte cose fuori dal lavoro ordinario in uno show, ma essere sepolta viva è ancora la cosa più folle che io abbia mai fatto,” spiega. “Quando registrarono quel momento per la prima volta, era solo la mia mano che usciva dal terreno, e abbiamo girato varie versioni della scena. Ma per il finale della quarta stagione sono stata davvero sepolta,” dice, richiamando alcuni momenti di terrore.

“Erano le quattro del mattino, hanno scavato un buco di sei piedi ed io ho cominciato ad essere sepolta viva. È stato realistico e freddo, avevo una specie di linfa che mi scendeva dalle braccia ed un bagliore finto sul viso. Ovviamente il nostro attrezzatore scenico Adam, che stava mettendo tutta quella robaccia su di me, pensava che fosse la cosa migliore mai fatta.”È stata la scena reale che ha portato le ragazze in una violenta quinta stagione, reintegrando il personaggio di Sasha nello show definitivamente (almeno si spera), lasciando a bocca aperta i fans e portando tutte le congetture e le ipotesi ad una fine; Alison DiLaurentis era viva ed è riuscita a mantenere il segreto per cinque anni.

Quest’inverno è fuori dalla televisione ed è di nuovo sul grande schermo in “Vizio di forma”, basato sul romanzo omonimo di Thomas Pynchon. Ricopre il ruolo di un personaggio che lei garantisce sia completamente diverso dalla sua altra metà di adolescente in età scolastica. “È davvero un film oscuro ed il nostro direttore Paul Thomas Anderson gli sta davvero dando una spinta propria”.
Ambientato negli anni ’70, vede la star del film Joaquin Phoenix come un investigatore privato che ottiene un caso su una sparizione; anche Josh Brolin e Reese Witherspoon fanno parte del brillante cast. Se la sola menzione dei migliori di Hollywood in un film con la bugiarda preferita d’America non vi convince ancora, il nome del suo personaggio lo farà.

“Non credo che avrei mai potuto avere un nome migliore,” spiega. “Il suo nome è Japonica Fenway. È coinvolta nel giro della cocaina, e posso dire che ci saranno molte scene interessanti con Martin Short e Joaquin”. Cosa potranno mai essere queste scene è un segreto che la bugiarda dovrà mantenere stavolta; ma c’è già una presunta ragazza morta nel film.