Sasha Pieterse intervistata da Filler Magazine

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Sasha Pieterse è conosciuta grazie al suo ruolo nella serie di successo della ABC Family: Pretty Little Liars. La ragazza californiana (che ha però origini sudafricane) è riuscita, nel corso di cinque stagioni, a conferire al suo personaggio milioni di sfaccettature diverse.
“Cioè, Alison è ancora una psicopatica”, dice la Pieterse parlando del suo personaggio ridendo. Questo è ciò che l’attrice più ama del dover interpretare Alison DiLaurentis: ci sono così tanti lati di lei.
La qualità di PLL (affermata dal suo espandersi sempre di più) è dovuta all’abilità degli attori e degli scrittori di invocare “l’agitazione” mentale ed emotiva.
“Conosco più Alison rispetto agli ascolti”, spiega l’attrice.
“Infatti quando so cosa accadrà dopo, anche se il pubblico ancora non lo sa, riesco a muovermi ed a parlare in un modo diverso, a rendere tutto più realistico; le motivazioni “interne” sono differenti. Questo è molto divertente per me. Cerco di mettere del mio in ogni ruolo, non di leggere solo un copione. Penso che questo rendi più interessanti il mio ruolo sullo schermo.”

Sasha-Pieterse-Filler-Magazine-Fall-2014-Slide-Show-04Sasha aggiunge: “I personaggi stravaganti sono più divertenti da interpretare, perché si arriva a pensare davvero a cosa quella persona arriverebbe a fare quando non è in sé…”

Per cominciare mi piacerebbe parlare del fatto che hai così tanti progetti interessanti e diversi in ballo in questo momento, sembra che il 2014 sia un grande anno per te, no?
Yeah, sono molto contenta per come si stia rivelando quest’anno!
Stiamo per entrare in quello nuovo, e spero che anche il 2015 mi porti fortuna! Ho un sacco di roba da mostrarvi, mi vedrete molto.

Siamo particolarmente entusiasti di vederti in “Inherent Vice” di Paul Thomas Anderson. Sei impaziente per l’anteprima del film a settembre al Festival di New York?
Sono così entusiasta di essere a New York per quello. Sono onorata di essere nel giro di tutte quelle persone straordinarie. Non sono mai stata al festival prima, sarà un’esperienza incredibile! Sono fra le nuvole. Ho ancora la sensazione che non sia vero, “pizzicatemi, non ci credo!”.

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Hai già visto il film?
Non ancora, quindi sarà una grande sorpresa anche per me.
Potrei… ma Paul non vuole mostrarlo a nessuno fino a che non è perfetto, cosa che capisco perfettamente. So cosa aspettarmi e cosa non aspettarmi allo stesso tempo. Sono al settimo cielo!

Devi essere così eccitata; è così presto! Cosa hai pensato quando hai letto la sceneggiatura? Si basa su un libro piuttosto intenso ed unico, immagino che lo script non si allontani molto.
No, essendo un film di Paul Thomas Anderson, lui rischia quanto vuole.
La differenza tra il libro e il copione è un po’ di sapore…
Le persone che sono grandi fan del libro apprezzeranno il fatto che Joaquin era così incredibile e così preso da esso.

Com’è stato recitare di fronte a lui?
Mi ha lasciata senza fiato. Non ero sicuro di cosa aspettarmi, ero intimidita all’inizio, ma lui è meraviglioso. È una persona piena di talento ed inoltre è anche una gran bella persona.

Lui ha un talento raro.
Lavorare fianco a fianco con lui è stato incredibile. Lui si diverte, ma è così di carattere che è facile essere in scene insieme a lui, perché scorrono da sole; non c’è nulla che impedisca di tuffarsi veramente in esse. È stato favoloso lavorare con lui, ma anche lavorare con Martin Short lo è stato. Abbiamo avuto tante riprese divertenti.

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Abbiamo parlato di Joaquin Phoenix e Martin Short, ma ci sono tanti altri attori nel film; ha veramente un gran cast! Com’è stato lavorare al fianco  di tanti attori “veterani”, così tanto già affermati?
Era diverso da quello che mi aspettassi… Non so di preciso cosa mi aspettassi, ma quello che ho capito è che queste persone amano il proprio lavoro. Tutti volevamo la stessa cosa, per questo l’atmosfera di questo set era fantastica. Sono veterani, ma hanno i piedi per terra. Voglio dire, Maya Rudolph era incinta di nove mesi mentre stavamo girando… Ha praticamente avuto il bambino sul set! (ride)

Oh, wow, questo sì che è impegno!
Sì, lei aveva la sedia a rotelle fuori dalla porta del palco, ed il bambino era in quarantena. Sarebbe anche corsa fuori per allattarlo! (ride)

C’era un attore con cui eri particolarmente entusiasta di condividere lo schermo?
Volevo lavorare con tutti loro, si tratta di un cast così pazzo, ma penso Joaquin. Lui è brillante; è veramente geniale. Ero intimorita da lui.

Paul Thomas Anderson è un regista così incredibile, com’è stato lavorare con lui? Come aiuta gli attori a prepararsi ad una scena?
Lui è molto divertente e dolce, ed ha una visione così incredibile.
È incredibilmente “pratico”, ma nel senso buono del termine.
Lui è lì a prove e chiede: “hey ragazzi, che succede?”. È molto, molto freddo. Ma io lo rispetto profondamente perché si prende tutto il tempo possibile al fine di ottenere una scena proprio come lui vuole che essa sia. Spendere 4 ore o 8 per una scena per lui è indifferente. È così bello lavorare con qualcuno così.

Sasha-Pieterse-Pretty-Little-Liars-Inherent-Vice-TIFF-Filler-Magazine-05Lui dà la possibilità di esplorare i personaggi.
Avere la libertà e la flessibilità di immergersi veramente nel proprio personaggio e plasmare la scena per dare libero sfogo a quest’ultima è il sogno di ogni attore.

Puoi dirci un po’ di più sul tuo personaggio Japonica Fenway? So che è una specie di spirito libero.
Lei è una persona molto particolare. È una tossicodipendente e parte della storia, basato su ciò che le sta accadendo, è una specie di uno dei pezzi mancanti.

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11 commenti su “Sasha Pieterse intervistata da Filler Magazine

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