Lucy Hale ci parla di Aria, della musica e di molto altro!

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I fans conoscono bene Lucy Hale come la star della famosa serie TV “Pretty Little Liars” con tutto il suo seguito di telespettatori che ne ha fatto un cult (“PLL” ha battuto i record come serie tv più twittata del 2013), ma prima di diventare l’amata Aria, l’attrice è stata una finalista di “American Juniors” e ora sta tornando alle sue radici musicali.

Abbiamo visto Aria crescere molto e diventare più matura nel corso degli anni. Essendo stata tu stessa una teenager non molto tempo fa, come hai sfruttato le tue esperienze personali per dar forma al tuo personaggio?
È molto interessante perché io ho 25 anni e sto ancora recitando la parte di una teenager. Siamo all’ultimo anno di liceo. Perciò devo continuamente ricordare a me stessa che sono molto più giovane rispetto alla vita reale. È stato un po’ complesso per me partecipare allo show poiché ho studiato a casa da autodidatta durante il liceo e non ho avuto le stesse esperienze che hanno invece i personaggi della serie. Non ho vissuto la morte di un amico, o l’essere stalkerata da qualcuno, ma ci sono alcune cose in cui mi ritrovo come l’essere un’amica onesta, avere un fantastico gruppo di migliori amiche, l’amore ed il cuore spezzato. In un qualche modo bisogna prendere spunto da quelle esperienze e poi il resto devi inventartelo.

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Sei rimasta sorpresa quando hai scoperto chi fosse A? [Si riferisce a Mona.]
Bhè, abbastanza. Ma vista la natura del nostro show, -A è davvero -A? Ogni volta che scopriamo qualcosa… Poi cambia tutto. Perciò non credo che sapremo chi sia il vero -A fino alla fine dello show – e manca ancora un bel po’. Ma rispondendo alla tua domanda, sono continuamente scioccata di fronte agli avvenimenti.
Pensiamo di seguire le piste giuste ma poi queste cambiano improvvisamente. I nostri scrittori sono davvero intelligenti e cercano di mantenere lo show sempre interessante.

Sembra che lo show sia sempre presente, tutto l’anno. Voi ragazzi state sempre filmando gli episodi. Che cosa ti piace fare nel tempo libero? Come ti rilassi?
Di solito il mio tempo libero lo dedico alla musica, viaggiare grazie ad essa e promuovere gli album. Alla fine della giornata, la musica è il mio hobby, quindi anche se non sono in giro a promuovere l’album è perché sto scrivendo canzoni o mi sto esercitando alla chitarra. Parte del mio tempo libero lo dedico ai miei amici, uscire a cena o andare al cinema – e dormire! Non sto dormendo molto in questo periodo perciò devo costringere me stessa a rilassarmi, e questo è difficile, ma anche solo sedermi e leggere un libro o fare un bagno o una passeggiata è come ricevere una dose di normalità, ed io ne ho molto bisogno. Senza quei momenti potrei impazzire.

Aria osa decisamente molto di più nel vestire rispetto alle altre ragazze. Ti senti influenzata dal suo stile o hai portato qualcosa di tuo nello show?
No, non credo. Anche se rispetto le scelte audaci di Aria, mi sento attratta dalle persone che si differenziano dal gruppo. Il mio stile probabilmente non potrebbe essere più diverso dal suo. Lo direi se qualcosa, l’osare così nello show, mi avesse aiutata a pensare fuori dalle righe per quanto riguarda lo stile, ma siamo come a due estremi opposti.

Inizialmente hai fatto l’audizione per Aria o per un personaggio diverso?
L’intero processo di audizione era completamente nuovo per me perché mi è stato dato il copione dai produttori dato che ho lavorato con loro in un altro show. Perciò quello che hanno detto è stato: “puoi scegliere il personaggio che vuoi. Vogliamo che tu faccia parte dello show.” E questa è stata una cosa nuova per me; che non mi era mai successa. Ho letto il copione e immediatamente mi sono sentita attratta da Aria.
Ho visto molto di me stessa in lei, ma ero molto intrigata da Hanna. Mi piacevano molto le sue mille sfaccettature. Perciò ho letto entrambe le parti e ovviamente sono più una Aria che una Hanna, perciò ho deciso così.

Congratulazioni per il tuo nuovo album “Road Between”. Hai sempre saputo di voler fare musica?
Nella mia testa ho sempre voluto essere una cantante che faceva l’attrice, non un’attrice che faceva la cantante. Per il resto del mondo sono l’opposto. Sono un’attrice che fa musica, ma la musica è sempre stato l’elemento fondamentale per me. È la mia più grande passione.
Ho sempre saputo che avrei fatto un album. Volevo farlo nel momento giusto e nel posto giusto e nella giusta condizione mentale, quando avrei saputo esattamente di cosa cantare. Quando ho avuto l’opportunità di farlo, lo abbiamo registrato. Ci abbiamo lavorato per un paio di anni ed è uscito un paio di settimane fa. È così giusto perché la musica completa in me qualcosa che nient’altro al mondo riesce a fare. È fantastico poterlo condividere con gli altri.

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Hai una traccia preferita dell’album?
Sono tutte speciali per me, ma penso che la canzone “Nervous girls” abbia avuto il maggior impatto nella mia vita e penso che abbia un messaggio bellissimo da trasmettere alle persone che ascoltano la mia musica. Penso sia qualcosa che tutte le ragazze dovrebbero ascoltare. Tutti dobbiamo lottare, tutti viviamo le stesse emozioni ed è come il mio modo di propagare il potere femminile. Credo che la canzone sia davvero unificante e ci faccia sentire vicine, che è qualcosa di cui spesso ci dimentichiamo.

Nei panni di attrice che incorpora la musica nella sua carriera, ci sono dei modelli in particolare a cui ti sei ispirata lungo la tua strada?
Ho diversi modelli per ciascun ambiente – e può sembrare un po’ strano – ma se dovessi scegliere un modello di carriera per come vorrei che fosse la mia, sceglierei Tim McGraw. Ovviamente, lui è un cantante country molto conosciuto e fa le tourneè e ha molti album ed è molto rispettato. Poi si distacca e fa incredibili film e ha sempre una meravigliosa famiglia. Perciò penso che è qualcosa che voglio provare anche io – equilibrare i due mondi e cercare comunque di avere una vita normale.

Come è stata l’esperienza di esibirsi al Grand Ole Opry? Dov’eri quando hai scoperto che avresti cantato li?
Ero su un aereo quando l’ho saputo. Opry lo aveva twittato. Chiamai il mio team e dissi “Canterò all’Opry??”. Anche loro lo avevano appena scoperto. Perciò fu divertente. Mi sono esibita lì un paio di giorni fa ed era qualcosa che c’era nella mia lista di cose da fare perciò non ho ancora realizzato. È stato davvero surreale ed incredibile: tutta la mia famiglia era lì e anche tutti quelli che mi hanno aiutato ad arrivare a quel punto. Non cambierei nulla. È stata una notte davvero, davvero speciale. Ne sono davvero grata.

Che cosa c’è nella tua lista di progetti?
Quest’anno ho fatto molte cose che ho sempre voluto fare, perciò vorrei andare in tour e penso sia la cosa più importante della mia lista.
Vorrei fare dei film, vorrei interpretare personaggi che siano diversi dal mio ruolo in PLL. E vorrei molto viaggiare – non per carriera – vorrei avere il tempo di esplorare culture diverse e diversi stili di vita.

Precedentemente hai twittato il tuo supporto alla tua collega Troian, quando parlò riguardo ai suoi disturbi alimentari e tematiche di autolesionismo nella rivista Seventeen. Che cosa vorresti dire alle ragazze che lottano per la propria immagine
Penso che se si arrivi al punto in cui diventa pericoloso, allora la cosa più importante da fare sia chiedere aiuto. Spesso ce ne dimentichiamo. È come se ci sentissimo deboli quando chiediamo aiuto, ma, davvero, è la cosa più forte che si possa fare. Perché a volte va bene ammettere di non poter farcela da soli. Una cosa che ho imparato è che non c’è niente di male nel chiedere aiuto. Perciò, 1) fatelo, quando siete al punto di non poter tornare indietro, e B) penso che molto rispetto di sé e autostima venga dall’ambiente in cui si è cresciuti e dal circondarsi di persone fantastiche. È difficile crescere in questi tempi in cui le ragazze sono dure tra loro. Bisogna trovare persone in grado di migliorarci e ci ho messo tanto per capirlo. In un certo senso, noi siamo come quelli con cui stiamo, e quindi è meglio stare con persone che tirano fuori il meglio di noi stessi. Bisogna anche concentrarsi sulle cose che ci piacciono di noi e fare cose che ci piacciono. Per quanto mi riguarda, senza la musica non so dove sarei oggi. È qualcosa che mi ha davvero aiutata nei periodi bui della mia vita.

È un ottimo consiglio. Se potessi tornare indietro nel tempo, e dire a te stessa qualcosa, che cosa diresti?
Direi di non stressarmi per le cose insignificanti. Pensiamo che tutto sia la fine del mondo, che non riusciremo ad andare avanti senza una determinata persona, che non riusciremo ad affrontare la giornata e che i nostri capelli siano terribili. La cosa bella è che crescendo riesci a vedere il quadro completo. Ho smesso di concentrarmi sulle cose insignificanti e ciò mi ha reso più felice. Riesco ad affrontare le giornatacce perché so che sono in grado di superarle. Penso che direi a me stessa di non stressarmi per le cose insignificanti e di continuare a concentrarmi sulle cose che amo.

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